Django apre la Berlinale.
Des Lunettes Noires per Gérard Depardieu.
Adam Driver diretto da Sylvester Stallone.
Woody Harrelson e Han Solo.
Il Museo di Lucas.

Sarà “Django” del francese Etienne Comar ad aprire la 67° edizione del festival di Berlino il 9 febbraio. Il film, che segna l’esordio dietro la macchina da presa per il regista, concorrerà per l’Orso d’oro. Al centro della storia c’è Django Reinhardt, grande musicista jazz belga considerato un pioniere dallo stile geniale e innovativo. La sua famiglia, di origine Sinti, fu perseguitata dai nazisti nella Parigi occupata.

Rimaniamo in Europa con la notizia di un nuovo progetto diretto da Claire Denis che, entro la metà di gennaio, inizierà a girare “Des Lunettes Noires”. Il film, che vedrà protagonisti Juliette Binoche e Gérard Depardieu, sarà un libero adattamento di “Frammenti di Un Discorso Amoroso”, famosissimo saggio sull’amore pubblicato nel 1977.

Dall’altra parte dell’Oceano, Adam Driver verrà diretto da Sylvester Stallone che sarà sia regista che attore per “Tough As They Come”. Il film sarà tratto da un libro di memorie del sergente dell’esercito degli Stati Uniti Travis Mills, a cui sono stati amputati tutti e quattro gli arti. Durante la sua terza missione in Afghanistan, poco prima del suo venticinquesimo compleanno, Mills rimase vittima dell’esplosione di un ordigno.

Intanto è molto probabile l’arrivo di Woody Harrelson nel cast dello spin-off di Star Wars dedicato ad Han Solo. Secondo voci, non confermate, potrebbe interpretare il ruolo del mentore del protagonista, che avrà il volto di Alden Ehrenreich. Nel cast – lo ricordiamo – anche Donald Glover nei panni di Lando Calrissian ed Emilia Clarke in un ruolo ancora non identificato.

A proposito di “Star Wars”, è lotta dura tra San Francisco e Los Angeles dopo che il regista George Lucas ha individuato la prima città come possibile sede del museo in cui custodire la sua ricca collezione d’arte. Si tratta di un progetto al quale si lavora da un decennio, completamente finanziato da Lucas, e destinato a diventare un importante polo di attrazione e a cui Los Angeles non vuole rinunciare. Si chiamerà “The Lucas Museum of Narrative Art”.

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Author: VISIONAIR

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