Spike Lee dirige Chi-Raq per Amazon.
Paul Rudd e Alexander Skarsgård in Mute.
Anne Hathaway in The Modern Ocean.
James McAvoy per Wenders.
Robin Williams: nuove rivelazioni.

Benvenuti all’appuntamento con le VISIONews, le notizie dal mondo del cinema a cura di VisiOnAir.

Amazon produce e Spike Lee dirige “Chi-Raq”. Si tratta di un libero adattamento della “Lysistrata” di Aristofane ambientata però nella Chicago dei nostri giorni. Il film racconta la storia di una donna che, dopo la morte di un ragazzino per un proiettile vagante, organizza un movimento contro il crescendo di violenza in città. Nel cast: Samuel L. Jackson, Nick Cannon, Wesley Snipes, Jennifer Hudson, Angela Bassett e John Cusack. Il film verrà distribuito negli Stati Uniti il 4 dicembre.

Continuiamo a parlare di nuovi progetti con Duncan Jones. Il regista, figlio di David Bowie, dirigerà “Mute”. Si tratta di un film di fantascienza ed è un suo vecchio progetto che finalmente verrà alla luce. Protagonisti: Paul Rudd e Alexander Skarsgård. La storia è ambientata nella Berlino del futuro dove un barista muto, in cerca del suo perduto amore, incontra una strana coppia di chirurghi americani.

Mentre Anne Hathaway, Keanu Reeves, Daniel Radcliffe, Chloë Grace Moretz, Jeff Goldblum, Tom Holland e Asa Butterfield saranno nel cast di “The Modern Ocean”, film dell’indipendente Shane Carruths. Ancora non è noto il soggetto ma la storia prevede ben dieci ruoli da protagonista.

Intanto James McAvoy verrà diretto da Wim Wenders in “Submergence”. Si tratta dell’adattamento per il grande schermo di un romanzo di J.M. Ledgard. Il film racconterà la storia di un uomo e una donna che si amano profondamente ma vengono tenuti lontani. Lui è prigioniero di jiadisti somali e lei si prepara ad un’immersione pericolosa nell’oceano.

Prima di salutarci, parliamo di un’altra coppia: Robin Williams e la sua ultima moglie Susan Schneider. La vedova ha parlato di lui in un’intervista ad ABC news e ha rivelato che soffriva di un inizio di Parkinson e di una grave malattia neurovegetativa chiamata “demenza dei corpi di Lewy” che lo stava portando alla follia. Secondo la donna, sarebbe stata la consapevolezza dei terribili effetti della malattia e del fatto di avere al massimo tre anni di vita ad averlo portato al suicidio e non la depressione come era stato detto in precedenza.

Per il momento è tutto da Laura Buffa… ma se volete rimanere sempre aggiornati sulle novità dal mondo del cinema, venite a trovarmi sul sito www.visionair.fm. A presto e… buon cinema a tutti!

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Author: VISIONAIR

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