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IDEATORE: Aaron Martin
CAST: Katee Sackhoff, Justin Chatwin, Selma Blair, Samuel Anderson, Elizabeth Faith Ludlow, Tyler Hoechlin, Chanelle Peloso, Jessica Camacho, Jake Abel, Alex Ozerov, Blu Hunt (…)
GENERE: fantascienza, azione, drammatico
STAGIONI: 2
PUNTATE: 10 + 10

Questo #visioselfie è dedicato ad “Another Life”, serie disponibile su Netfix e della quale sono già presenti due stagioni di 10 episodi l’una. Si tratta di una serie di fantascienza che prende il via con l’arrivo sulla Terra di un misterioso manufatto alieno. Per capire da dove arriva e quali intenzioni abbia, viene chiamata una squadra di scienziati e, allo stesso tempo, viene inviata una missione verso il pianeta dal quale sembra arrivare l’oggetto. Questo evento provoca la separazione di una famiglia: la comandante Niko Breckinridge parte a bordo della nave Salvare, mentre il marito (nonché padre della figlioletta Jana) rimane a terra nel team di esperti che studiano il manufatto alieno.
Cosa ne penso?  Onestamente mi sento divisa in due. Una parte di me pensa che la sceneggiatura e la storia facciano acqua da tutte le parti e che sia ‘na mezza monnezza. L’altra parte di me, non volge lo sguardo e continua a guardare: sarà che ho voglia di capire dove andiamo a parare su questa “nave” allo sbaraglio nel mare infinito della fantascienza. La serie parte e ci ricorda un po’ il film “Arrival” e poi prosegue come un “vorrei essere uno Star Trek più moderno e più dark” però “non gliela fa”.
Buchi di scrittura con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti. Un equipaggio che dovrebbe essere l’élite degli astronauti ma che invece sembra un manipolo di persone imbarcate per caso su un’astronave. Lo stesso espediente usato per far viaggiare anni luce in stato di stasi gli esseri umani – il soma sonno – non si capisce come funzioni: è descritto molto grossolanamente. L’intelligenza artificiale che sembra umana, anzi: più umana dell’umano? Un bell’espediente ma già stravisto. Non è una novità. Come si tiene viva l’attenzione? Con una roulette russa dell’equipaggio. Lo capisci subito chi finirà per indossare la celeberrima “maglietta rossa”… e chi ha visto Star Trek per un numero congruo di puntate, ha già capito a cosa mi riferisco. L’interesse rimane sveglio però, forse perché di situazioni interessanti ce ne sono, anche se non vengono esplorate in modo adeguato oppure vengono chiuse in modo abbastanza frettoloso. In buona sostanza: il materiale ci sarebbe ma la serie non decolla mai davvero. E’ come se funzionasse ad intermittenza. Un po’ come il mio giudizio: sì ma no, no ma sì.

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Author: VISIONAIR

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