“Made in Italy”, su Amazon Prime Video, è il primo prodotto italiano caricato sulla piattaforma in prima visione nel 2019. La serie, in attesa di arrivare in chiaro sulle reti Mediaset, racconta la nascita della moda prêt-à-porter italiana nella Milano degli anni ’70 e lo fa attraverso la storia della protagonista. Irene Mastrangelo (interpretata da Greta Ferro) è un’universitaria che, per mantenersi agli studi, risponde all’annuncio di una rivista di moda che cerca una collaboratrice. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. La narrazione ricrea l’atmosfera di quella che poi, negli anni ’80, si trasformerà nella Milano da bere. Gli elementi per descrivere il periodo ci sono tutti: la politica, il terrorismo, il fermento, l’aria di cambiamento, l’emancipazione femminile e soprattutto la nascita della moda italiana.
Con l’espediente di raccontare l’ascesa della protagonista (ispirata alla figura di Franca Sozzani) si raccontano gli stilisti che hanno reso celebre il “Made in Italy”: ce n’è uno per ogni puntata e, per questo motivo, in ogni episodio si scopre un nuovo cameo… che non vi svelo per non rovinarvi la scoperta.
Cosa ne penso? La premessa è buona e la serie è godibile, anche se a volte è un po’ troppo didascalica e rischia di scivolare in una lezione di storia della moda. Nel finale di stagione succede una cosa che – personalmente – non ritengo possibile nella realtà ma che non posso raccontarvi per non spolverare… quindi, non vi resta che guardare la serie!

 

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Author: VISIONAIR

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