Oscar 2017: facciamo il punto.
L’uomo dei record.
I Razzie Awards: Batman v. Superman.
E’ morto Bill Paxton.
Cominciamo facendo il punto della situazione dopo la consegna degli Oscar. Sei statuette se le è accaparrate “La La Land”, il musical di Damien Chazelle che aveva raccolto 14 nomination. Il film è stato premiato per la miglior regia e per la sua attrice protagonista Emma Stone. Tre i premi per “Moonlight” di Barry Jenkins: miglior film, attore non protagonista (Mahershala Ali) e sceneggiatura non originale. Due le statuette a “Manchester By The Sea” (miglior attore Casey Affleck e miglior sceneggiatura originale) e a “La Battaglia di Hacksaw Ridge” di Mel Gibson (montaggio e sonoro).
Fra i premiati della notte degli Oscar c’è anche Kevin O’Connell… forse il suo nome non vi dice niente ma questo signore ha collezionato ben 20 candidature senza mai vincere una statuetta. Si tratta dell’ingegnere del suono più richiesto di Hollywood, che questa volta, alla sua ventunesima nomination, ce l’ha fatta: è stato finalmente premiato per il lavoro fatto in “La Battaglia di Hacksaw Ridge” di Mel Gibson.
Un giorno prima di consegnare i premi più ambiti del mondo del cinema, vengono consegnati quelli meno ambiti: i Razzie Awards… ovvero i riconoscimenti per i film peggiori arrivati sul grande schermo nell’ultimo anno. “Batman v. Superman: Dawn of Justice” ha conquistato 4 premi: peggior attore non protagonista (Jesse Eisenberg), peggior combinazione sullo schermo (Ben Affleck ed Henry Cavill), peggior sequel, prequel o remake e peggior sceneggiatura. Il premio per il peggior film però è andato ad un documentario: “Hillary’s America: The Secret History of The Democratic Party”.
Purtroppo poche ore prima della consegna degli Oscar è arrivata una brutta notizia. Bill Paxton è morto a causa di alcune complicazioni sorte dopo un’operazione. L’attore e regista aveva 61 anni.
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